Teatro

Al Teatro Gioiello torna FORBICI FOLLIA

Al Teatro Gioiello torna FORBICI FOLLIA

Il Teatro Gioiello ospita nuovamente lo spettacolo più originale ed esilarante: il giallo comico e interattivo FORBICI FOLLIA, in scena dal 24 gennaio al 23 febbraio,  nell’edizione firmata dalla Compagnia Torino Spettacoli, dalla storica regia e con la traduzione di Gianni Williams.
Il cast è composto da Elena Soffiato, Simone Moretto, Mario Acampa, Carmelo Cancemi, Alberto Barbi e Cristina Palermo.

Lo spettacolo miscela i diversi generi che più appassionano gli spettatori: commedia brillante, giallo, dramma, improvvisazione, cabaret, interazione con il pubblico.
L’azione si svolge in tempo reale nel salone di parrucchiere “Forbici Follia” situato nel centro della città, nel quale si fanno realmente shampoo, permanenti e messe in piega.
Un omicidio viene commesso al piano di sopra. Dopo il tempestivo intervento di un commissario e di un agente speciale, quattro sospettati abitanti della città (un parrucchiere gay, una sciampista di periferia, un sedicente antiquario, e una cliente/madama dell’alta borghesia) sono costretti a difendersi dall’accusa di omicidio. Da questo momento il commissario, per lo svolgimento delle indagini, chiederà l’aiuto degli unici testimoni presenti sul luogo del delitto (gli spettatori), allo scopo di trovare la soluzione del caso (scelta dal pubblico) che porterà ogni sera ad un finale diverso.

Paul Portner, psicologo svizzero, nei primi anni ’60 scrisse il testo teatrale Scherenschnitt (termine per indicare l’arte del ritagliare la carta con le forbici). Egli era molto interessato ai diversi modi in cui la gente percepisce la realtà e, in particolar modo, ai diversi modi di percepire fatti relativi ad un crimine.
Portner, iniziando a scrivere il dramma, pensò di ambientare la storia all’interno di un salone di parrucchiere e di creare sei personaggi fortemente tipizzati, ciascuno dei quali capace di commettere l’assassinio di una ricca e famosa pianista all’interno del suo appartamento, collocato nel piano sovrastante il salone. Un elemento di novità teatrale che Portner pensò di aggiungere, fu quello di dare agli spettatori la possibilità di risolvere il caso attraverso l’interpretazione di ciò che avevano visto e sentito o, meglio ancora di ciò che avevano “creduto” di aver visto e sentito. Quando nel 1976 Bruce Jordan e Marylin Abrams (ideatori e produttori di numerosi allestimenti teatrali negli Stati Uniti) videro per caso una rappresentazione di questo dramma, contattarono immediatamente l’autore per produrre lo spettacolo e interpretarne i personaggi nella versione americana. Dopo il successo ottenuto acquistarono i diritti per tutto il mondo. I due riscrissero più volte il testo per renderlo sempre più comico, arricchendolo con battute, riferimenti all’attualità e improvvisazione. La nuova versione, Shear Madness, debutta ufficialmente nel gennaio del 1980 in un piccolo teatro di Boston. Ancor oggi, dopo oltre trent’anni, lo spettacolo viene rappresentato in quel teatrino di Boston e grazie al numero di repliche nelle diverse città degli Stati Uniti, al numero degli spettatori e agli incassi, è entrato più volte nel GUINNESS DEI PRIMATI.
Le battute basate su fatti locali e d’attualità, oltre alla partecipazione attiva del pubblico e l’improvvisazione degli attori, aggiornano sera per sera i dialoghi, proponendo una nuova commedia per ogni rappresentazione e “costringendo” gli spettatori a rivedere lo spettacolo!